Perché scrivere un post su una questione che potremmo definire personale?
Potrei tranquillamente tenerlo per me, sono infatti quasi certa che tu possa vivere benissimo senza saperlo😉
Ho sentito l’esigenza di raccontare che cos’è lo yoga per me poiché sono un’insegnante e quindi, siccome insegniamo ciò che siamo, credo possa essere un’informazione importante per chi dovesse decidere di avvicinarsi alla pratica attraverso i miei corsi.
Non starò a raccontarvi che cosa questa meravigliosa pratica sia stata per me in passato perché negli anni il mio rapporto con lo yoga è profondamente cambiato e quello che credo possa servire a chi pratica con me sia solo la realtà allo stato attuale.

Inizio col dire che cosa non è lo yoga per me:
- Fitness, ginnastica. Esistono pratiche che perseguono obiettivi relativi alla cura del corpo e lo fanno benissimo, pratiche meravigliose come per esempio il metodo pilates e la Gyrokinesis, lo hatha yoga pur condividendo alcuni dei benefici apportati le pratiche sopracitate, ha un fine intrinsecamente diverso, che va aldilà dei soli benefici fisici agendo sul piano mentale ed emotivo e oltre…
- Il perseguimento di una posizione a tutti i costi e senza sconti, ho imparato che è la pratica a doversi adattare a me e non viceversa, questo si traduce, soprattutto nell’insegnamento, nel rispetto delle caratteristiche e dei limiti di ognuno e nella costante ricerca della modalità migliore per ciascuno di praticare la medesima asana, ossia nella ricerca di infinite varianti, fossero anche tante quante sono i praticanti.
- Competizione, ho visto sui social che vanno molto di moda le challenge di yoga! Ebbene no questo non è yoga, e mi permetto di dire, non solo per me!

Ma allora che cos’è?
- Presenza e ascolto costanti, sopra e fuori dal materassino. Un ascolto sempre fresco, curioso, senza aspettative e senza giudizio. Gli asana diventano quasi una scusa per sentire le sensazioni che il corpo rimanda.
- Essere aperti a ciò che la vita ha da offrire in ogni momento. Ho imparato a non avere tante aspettative che non significa non avere progetti, è qualcosa di diverso che non riesco a spiegare a parole, perché probabilmente non è così facilmente traducibile in parole. Non è nemmeno fatalismo. Apertura fiduciosa nei confronti della vita questa è la definizione che mi sembra si avvicini di più a quello che voglio esprimere.
- Capacità di meravigliarsi. Osservo con meraviglia sia il funzionamento del mio corpo, sia di questa Terra che danza con precisione intorno al Sole che a sua volta danza nella nostra galassia e la Vita e una foglia e un fiore che sboccia e la pioggia … ed è tutto meraviglioso. Non ci si stupisce solo perché non si guarda davvero! Se inizi a guardare, a osservare, a percepire con attenzione, anche queste parole che stanno giungendo a te ora che le stai leggendo possono essere fonte di meraviglia!
Se hai letto fin qui ti sei fatto un’idea di quello che potrai trovare durante una pratica proposta in un mio corso

Vuoi provare? CONTATTAMI